10/07/2012

Segnali

Raccolgo qui di seguito una piccola serie di immagini scattate per le vie di Bogotá. Sono insegne, o graffiti, o scritte che mi hanno incuriosito, a volte senza una ragione apparente.

Qui una ranocchia, il simbolo dell'impresa che gestisce le acque della città...


Libri, una specie in estinzione? Speriamo di no! (Dedicato a tutte le persone che di libri vivono e, attraverso i libri, fanno vivere meglio altre persone, tra cui il sottoscritto...).



Targa altimetrica al santuario di Monserrate, Bogotá. Poche altre volte ero arrivato così in alto.



Tre esempi di intervento grafico in serie, firmate dallo stesso autore (che non so chi sia)...




Cartello visto nella zona nord della città, decisamente più benestante...


Un paio di murales visti al "Chorro del Quevedo", il nucleo fondazionale di Bogotá.



Nel quartiere storico della "Candelaria", le targhe delle strade hanno un sapore antico.
Questa è dedicata a mio figlio e al resto di arcangeli dalla spada fiammeggiante.


Interessanti i nomi degli alimenti. Credo di non avere assaggiato nessuno di questi cibi.


A Bogotá non si butta niente. Il settore del rammendo è tanto vivo quanto quello del riciclaggio.


Una pubblicità per la mobilità sostenibile e condivisa. Com-movente.


I marziani, se sono molto piccoli, devono attraversare tenuti per mano da un adulto.


Queste due foto sono dell'università Uniminuto, dove si è svolto il seminario sulla nonviolenza.
Come se venissero da un alto tempo. Un museo e un teatro sulla scia del "cinema Paradiso"...



Quattro graffiti nel centro città, vicino a la "calle (y callejón) del embudo". Pieno centro storico.







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