5/11/2008

Visita di Enrico

Ecco Enrico, nel mio studio, che batte sulla tastiera con serietà d'asceta. Mi ha fatto visita approfittando del ponte del primo maggio, e questa volta siamo riusciti a stare un po' insieme. Vorrei dire che per me Enrico è uno dei filosofi contemporanei più profondi, coraggiosi e lucidi, almeno tra quelli che io conosco. E d'altronde, anche lui è poco conosciuto, per cui la mia ignoranza resta compensata dall'ignoranza degli altri... ;-)


Mercoledì pomeriggio siamo stati a Barcellona. Questa è l'unica foto che ho scattato: un raggio di sole che illumina la sommità di una dei tetti dell'affascinante "Casa de les Punxes", dell'architetto Puig i Cadafalch. Ma la cosa più importante della sera è stata la cena che abbiamo fatto con Oriol nel vicino quartiere di Gràcia (anche se non ne resta alcun documento fotografico), nel corso della quale abbiamo cominciato a tessere i nostri complotti filosofico-editoriali...


Qualche giorno più tardi, il nostro viaggiatore ne ha approfittato anche per dedicarsi intensamente al riposo...


...anche se Marina non l'ha lasciato tranquillo molto a lungo... Il pranzo che abbiamo fatto insieme è stato molto divertente. Guarda queste due facce da furbetti! Non si sa chi scegliere... La piccola si è invaghita della sirena messicana dal sembiante cadaverico che avevo comprato per Enrico. Mi risulta istruttivo il fatto che quella testa di scheletro non la turba minimamente!


Ed eccolo alla stazione della Garriga, bardato di tutto punto per riprendere il viaggio, stavolta verso il Portogallo. Direi che il bottino delle foto, stavolta, è piuttosto magro rispetto all'intensità dei nostri scambi...