7/14/2009

Incontro a Mediona

Siamo andati a Mediona, un paesino del Penedès, a trovar la Mar Esteve e il Josep Maria, insieme agli amici del gruppo di lavoro sulla lettura. È stato un incontro gradevolissimo, cominciato prima di cena con una passeggiata per il paese, che ci ha portato anche alla casa degli avi paterni di Josep Maria.


Qui sopra vediamo, da sinistra a destra, Alfons, Mar, Francesc, Julieta, Josep e Josep Maria. Qui sotto, invece, Julieta, Francesc i Mar. Da notare anche il gruppetto di ragazzini sul fondo a sinistra, che sembrano usciti da un quadro non saprei dire di chi...


Sul balcone della casa dei nonni di Josep Maria: Alfons (in piedi, in primo piano), Josep Maria, Julieta e Francesc.


Questa bambina non so chi è, ma si è lasciata fotografare gentilmente senza che neppure se ne accorgesse...

Dettagli di Mediona

Qualche dettaglio scattato nel corso della passeggiata: i contenitori del latte appartenenti al padre di Josep Maria; un pentagramma di rondini; un magnifico orticello con tanto di contadino regolamentare e una inferriata che, senza essere niente di stratosferico, mantiene un suo sia pur discreto fascino.




Elisabetta a la Garriga

Alla fine ce l'ha fatta, ha vinto la scommessa: prima delle vacanze estive è venuta a trovarmi a la Garriga, restituendomi la visita di due anni fa. Sono stati, per me, giorni un po' accidentati, e non credo di averle fatto sufficiente onore; comunque è stato un bell'incontro con un finale pieno di "suspense": proprio all'ora in cui dovevamo andare a prendere l'autobus verso l'aeroporto, il Vallès Oriental era attraversato dalla carovana del Tour de France, in una insolita tappa con arrivo a Barcellona. Insomma abbiamo rischiato di non poter arrivare a tempo, perchè tutte le strade erano bloccate. In quei momenti, peccato, non avevo macchina fotografica... Abbiamo dovuto parcheggiare lontano ed arrivare all'autostazione a piedi, per il rotto della cuffia... Come potete vedere, la giovane era in piena forma (il fotografo, invece, meno).


Il grande Cirri

Una delle più belle sorprese di questa edizione è stato, per me, il rincontro con Massimo Cirri. Più di venticinque anni dopo l'esserci conosciuti in Toscana, in quel di Bacchereto, ecco che ci ritroviamo in Sardegna, lui come star indiscussa del festival, l'uomo capace di zigzagare tra il serio e il faceto come una chiusura a lampo, l'eroe di Caterpillar (il suo programma di radio), tra i pochi, veri umoristi purosangue che ci sono in giro, e posso dirlo io che l'ho conosciuto quando ancora non lavorava in nessuna radio eppure cazzeggiava alla grande con identica passione. Il capolavoro l'ha fatto la notte del sabato, con una specie di show partecipativo innaffiato di mirto, nel corso del quale un migliaio di persone abbiamo riso come dementi, e di cui purtroppo non ho scattato nessuna immagine.


Queste prime due sono del venerdì pomeriggio, ai giardini della scuola elementare.


Massimo Cirri e Sergio Dogliani, due grandi.


Ecco il Cirri intervistato da una televisione, la domenica pomeriggio, già a consuntivo del festival. Ha un modo unico di sedersi, ricostruendo quasi una retta, in senso diagonale, con le gambe allungate in avanti e la schiena tesa all'indietro. Alcuni voci malevole segnalano che è un grande consumatore di sedie.

Sant'Antiocru

Lo spazio di Sant'Antiocru ha un fascino particolare, oltre al fatto che ospita gli incontri di maggiore affluenza con gli invitati il·lustri del festival. Queste due immagini con le sedie vuote, accompagnate soltanto da due volontarie che terminano gli ultimi ritocchi, è abbastanza inedita. Prevalgono, di solito, le immagini che potete vedere nelle ultime due: folla ad ogni angolo e neppure un posto vuoto. L'immagine panoramica (un montaggio di quattro foto) corrisponde al giorno in cui si conversava con Alessandro Baricco. Benchè siano stati molti i commenti malevoli, a me è sembrato intelligente quel che ha detto.




Astrazioni

È vero: sono uno che ha una forte tendenza ad astrarsi. Mi piacciono le forme, anche (e a volte soprattutto) quando non rappresentano nient'altro che sè stesse. La prima immagine è dei tendoni per proteggere dal sole a Sant'Antiocru; la seconda sono le decorazioni romboidali della scuola elementare; le ultime due sono diversi giochi d'ombra dei rami contro il lenzuolo bianco che cerca di proteggere dal sole gli invitati al primo col·loquio del pomeriggio.




Paparazzi

A Gavoi, siamo in tanti a fare i paparazzi. È una attività che si svolge, peraltro, con relativa discrezione e una certa complicità con le vittime. Qui potete vedere, in rapida successione, Esther e Sergio, che si girano di scatto per capire chi li chiama, Michele, in ascolto attentissimo, e nuovamente Sergio.




7/12/2009

Gavoi, una passione più forte del sole

Di nuovo Gavoi, un anno dopo. Letture e interviste a "S'antana 'e susu". L'anno scorso, le immagini di Milena Agus alla stessa finestra mi hanno regalato l'amicizia con Esther, che è gia apparsa su questo blog, la socia insieme alla quale abbiamo organizzato l'invito a Sergio Dogliani in Catalogna.



È bello vedere come questa piccola piazza si riempie di persone disposte ad ascoltare perfino sotto un sole d'impatto tremendo, come quello degli inizi di luglio in Sardegna.