10/08/2012

Persone

Ecco, in ordine sparso, una carrellata di immagini delle persone con cui ho condiviso queste due settimane in Colombia. Naturalmente me ne lascio indietro molte, e me ne dispiace: ma non sempre ho l'istinto del reporter, per cui alcune sono rimaste soltanto nella memoria... Spero sappiano scusarmi!

Ecco Chris, informatico e blogger, residente a Barcellona, che è stata la persona che, a suo tempo, mi ha fatto ricevere l'invito a viaggiare a Bogotá. Di per sé, un gran punto a suo favore!


Questa è Luisa Fernanda, pilastro strategico e organizzativo delle giornate sulla nonviolenza a cui abbiamo partecipato. Molto belle anche le cene di commiato a casa sua.  


Carlos Eduardo è l'altro grande artefice delle giornate. Attivista e teorico della nonviolenza, persona di molti viaggi e molte militanze, ha una curiosa rassomiglianza con la maschera di Anonymous...
Non trovate?


Piccola foto di gruppo con Manu, Chris, Carlos e Luisa Fernanda, nella comunità di Benposta, "nación de muchachos", una città vissuta e gestita da ragazzi e ragazze, la maggior parte minorenni.


Qui una foto di un gruppo di partecipanti al seminario, mentre assistono alla spiegazione di questa installazione in ricordo di "desaparecidos" durante il decennale conflitto nazionale, ma anche di specie viventi in via di estinzione. Tra il pubblico c'è anche Magno, un'altra delle belle conoscenze del viaggio.


Qui, insieme a Chris, c'è Juan Castro, messicano insorgente, che sviluppa una interessante esperienza di moneta locale nella sua comunità. Persona spesso silenziosa, ma che quando parla si fa ascoltare.


Victoria Sendón era il punto di riferimento per il discorso relativo al conflitto "di genere" (termine che non le piace e che considera degenere). In Colombia era già molto conosciuta e gettonata. 


Questa ragazza, di cui non ricordo il nome, si dedica a diffondere il baratto, e a quanto pare vive esclusivamente di questo tipo di scambio, senza fare uso di soldi. Sembra che si mantenga bene.


Foto di gruppo con le persone insieme a cui ho passato una parte del soggiorno a Bogotá. Da sinistra a destra: Rodrigo, Mauricio, Valeria e la madre di Rodrigo, che ci ha assistito splendidamente.


Ecco una altra immagine del terzetto, che forma parte di una stessa organizzazione dedicata alla nonviolenza. Mauricio e Valeria sono di Medellín, città in cui posteriormente ho passato tre giorni.


Questa è Jenny Alexandra, l'unica persona di Bogotá che avevo già incontrato a Barcellona negli anni precedenti. Con lei e con Pablo (che qui non c'era) abbiamo passato dei bellissimi momenti.
La foto è presa presso uno dei belvederi di Monserrate, da cui si vede l'immensità della metropoli.



Attenzione a questo signore: non è una allucinazione né un fotomontaggio; me lo sono trovato davvero per le strade della Candelaria. Un mito vivente. Personaggi così ne restano pochi.


Ecco di nuovo Juan, a Medellín, mentre ascolta un intervento e ripassa i suoi appunti.


A Medellín siamo stati ricevuti e accompagnati in lungo e in largo da diverse persone, tra cui Karen, funzionaria dell'amministrazione municipale, a sinistra, e Paulina, decana dell'università "Uniminuto".
Energia e simpatia senza fine. Ci hanno davvero trattato benissimo.  


E alla fine, ci sono anch'io, in una immagine di Karen, scattata in un teatro comunale che è stato lo scenario della nostra cena finale a Medellín, dopo una giornata di conferenze e gli acquisti di rigore.


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