8/18/2009

Sella del diavolo | 2

La seconda andata è stata insieme a Pietro, alle prime luci del giorno. Penso che le foto più belle sono quelle pubblicate in altri post (l'immagine di Pietro e la panoramica). Comunque, visto che ci siamo, volevo includere anche qualche scorcio della città che sorride di rosa nell'aurora, e della fierezza degli aspadici sul mare.





Sella del diavolo | 1

Quest'estate sono stato due volte alla Sella del diavolo: la prima volta al tramonto e la seconda più o meno all'alba. La prima è stata un momento magico: il sole tramontava da una parte e la luna piena sorgeva dall'altra. Avrei scattato decine di foto se non mi fossi trovato con la macchina senza batteria. Ho provato ad accenderla ma non aveva energia per visualizzare l'immagine sullo schermo. Così, ho realizzato cinque scatti, a casaccio (non vedevo l'inquadratura), e ogni volta la macchina si spegneva da sola. Aspettavo un po' di tempo e poi me la tentavo di nuovo, fino a che la macchina ha deciso di non reagire più. Penso, comunque, che le immagini offrono almeno una pallida idea della magnificenza del momento.





Ritratti estivi

Senza nessuna pretesa artistica, ecco alcune immagini in cui ho ritratto persone o situazioni di questa settimana passata a Cagliari. Qui sotto, ecco Giovanna e mamma Maria, con cui siamo andati a vedere il tramonto a Monti Urpinu (vedi le foto del post precedente).


Sulla sommità di questo colle urbano, merita attenzione la presenza di quello che comincia ad essere conosciuto come "il caddozzone", una specie di postazione mobile che offre bevande fresche, qualche cibo fast food e perfino delle comode sedie con vista panoramica sul golfo.


Passando dalla notte al giorno, ecco papà Pietro sulla vetta della Sella del diavolo, col panorama della città sullo sfondo, alle prime luci del mattino. Ai suoi 83 anni, ha fatto direi quasi in scioltezza il percorso per arrivare fin lassù. È stata una bellissima passeggiata.


Ecco, a casa di Giovanna, un'immagine della "confluenza Puddu Crespellani", un incontro tra fratelli che è stato uno dei momenti forti di questa settimana a Cagliari.


L'unica immagine singola decente è questa di Francesco, che spero non mi scomunichi per averla pubblicata.

8/14/2009

Orizzonti cagliaritani

In queste vacanze di inizio agosto mi sono goduto le aperture di orizzonti di cui Cagliari è prodiga. Un tempo anticiclonico, che coincideva con l'inizio del plenilunio, hanno regalato momenti di grande bellezza, anche se la resa fotografica non fa giustizia all'originale. Ho provato, comunque, a fotografare, a mano libera, diverse parti dell'orizzonte, per poi fonderle in una immagine panoramica. In questo caso, è abbastanza necessario cliccare e ampliarle, sennò non si vede niente.
Questa immagine, presa da Monti Urpinu, come le altre due che la seguono, mostra le ultime luci prima del tramonto sul Golfo degli angeli.


Castello, col sole appena nascosto dietro lo skyline.


Nei fumetti di Tex la chiamavano "luna comanche", ed era spesso presagio di disgrazie che nel nostro caso, fortunatamente, non si sono verificate. Purtroppo a questo montaggio manca un po' di cielo.


Immagini scattate poco dopo l'alba dall'alto della Sella del diavolo, in una passeggiata che abbiamo fatto con papà. Non si può capire la bellezza di Cagliari bagnata di luce nel giorno appena agli inizi.


Questa panoramica, che raccoglie credo più di 200º, è scattata dalla collina di S. Michele, dove ci eravamo recati con Giovanna per vedere una retrospettiva di Primo Pantoli. Qui la giornata era un po' meno limpida. Cose dello scirocco.

8/01/2009

Piccoli souvenir di Venezia

La nostra incursione a Venezia è stata breve: solo poche ore, prima di dirigerci di nuovo verso l'aeroporto. Ho scelto solo alcune immagini di dettaglio, senza pretese, solo a titolo di assaggio: l'abbondante presenza di alghe sulle tipiche scale di marmo in perpetuo bagnasciuga; il coperchio istoriato di un pozzo nel cortile di uno spettacolare edificio di cui non ricordo il nome, proprio davanti alla Galleria dell'Accademia; un dettaglio architettonico tratto dalla piazza san Marco, in cui un capitello istoriato si incrocia con i cornicioni della chiesa; e infine, come curiosità, una enorme nave da crociera ormeggiata vicino al piazzale Roma. Pare che questo tipo di imbarcazioni imperversino, specialmente in estate, e non sono certo un bel regalo per la laguna.





Solo quest'ultima immagine merita un commento: come potete vedere, la crisi fa vittime illustri... Prima di allarmarvi, però, cercate di interpretare il sorriso enigmatico del protagonista...

Palladio: la Malcontenta

Ultima visita Palladiana, con Paolo Cacciari che ci fa da cicerone. La Malcontenta é una villa di campagna che apparteneva alla famiglia Foscari, discendente di un famoso Doge di Venezia. Sembra che le abbiano dato questo nome perchè venne costruita per allontanare dalla città una giovane della famiglia, per le solite ragioni di infedeltà coniugale. Da quel che ho capito, la villa è stata riacquisita di recente da discendenti della famiglia Foscari. Come sempre accade nelle ville di Palladio, oltre all'eccellenza architettonica dell'edificio, è importantissima la sua integrazione nell'ambiente naturale, in questo caso le rive verdissime del tratto finale del Brenta.


Le viste frontali delle ville del Palladio sono di una eleganza definitiva, un impatto visivo che non ammette replica.




Una visita a Dolo

Nella piazzetta qui di sotto, ci siamo presi uno "spritz" (aperitivo tipico) con Paolo, Enrico e Oriol, un tardo pomeriggio, parlando di politica e dintorni, com'era doveroso. Sulla sinistra, una interessante struttura per mettere le imbarcazioni a riparo nelle stagioni di mal tempo.


Poco più in là, abbiamo potuto contemplare un mulino ad acqua con circa cinque secoli di storia, ancora funzionante.



Qualche istante prima, ci siamo imbattuti in una nutria (roditore erbivoro simile al castoro) che viene allevata per la sua pelliccia; sembra che alcuni esemplari siano scappati fortuitamente da qualche gabbia e abbiano cominciato a ripopolare le rive del fiume. L'animale non ha dato alcun segno di timore quando mi sono avvivinato a fotografarlo.


Per finire, il campanile di Dolo, esemplare notevole per altezza ed eleganza, ispirato nel modello della Piazza San Marco.

Sulle rive del Brenta

Le immagini sono quasi uguali, ma a diverse ore del giorno. È l'ansa del Brenta proprio davanti alla casa di Paolo e Bruna. La terza foto l'ho scattata dal balcone della stanza dove siamo stati ospitati. Le ultime due immagini sono della flora e fauna dei dintorni.





In simbiosi con i libri

A casa di Paolo e di Bruna i libri la fanno da padrone. Entrambi si sono costruiti attorno delle biblioteche bellissime. Belle da vedere, ma belle soprattutto per quello che contengono. Nella prima foto, Paolo è seduto al suo posto di combattimento nello studio di casa, in compagnia di Oriol, per l'occasione. Le ultime due foto sono, invece, delle librerie di Bruna, che ci sorride dalla sua postazione di lavoro.




Interiors | 2

A casa Cacciari-Bianchi abbondano i begli oggetti: qui si vede uno dei due candelabri di Murano del soggiorno, che ricorda come una specie di medusa in abito festivo; una stufa in ceramica dello studio di Bruna; un gruppo di sculture, opera di Paolo; e per finire una collezione di cornici, appese nel coperto davanti al garage.





Interiors | 1

Il soggiorno è il pezzo forte della casa di Dolo: uno spazio luminoso e ampio (ora, in estate, si tenevano le finestre socchiuse per non fare entrare il caldo), arredato con gusto e sobrietà, accogliente ma non invadente. La terza foto, invece, è della tavola di cucina. Nelle ultime due, il protagonista è il pavimento, nuovamente del soggiorno.