6/11/2013

Vecchi archivi: Nivola, a Cagliari

Al palazzo del Consiglio Regionale di Cagliari sono presenti diverse sculture di Antine Nivola, credo tutte sul tema della madre. Questa, a differenze delle altre, non è levigata e portata fino agli estremi dell'astrazione, ma presenta delle volumetrie ruvide e consistenti. E tra le pieghe dei piani di pietra, oltre alla madre si scorge anche il figlio.








6/08/2013

Cantania

Ieri sono stato a Granollers ad assistere a una delle rappresentazione della Cantania di quest'anno, a cui partecipava anche Marina insieme alla sua scuola. Si tratta di una cantata che coinvolge un totale di quasi quarantamila bambine e bambini delle scuole primarie della Catalogna, naturalmente suddivisi in diverse rappresentazioni sparse per il territorio catalano. Si tratta di una iniziativa promossa dall'Auditori de Barcelona con dei contenuti musicali ed educativi a mio parere molto meritevoli.
Il tema di quest'anno era il silenzio, e prende spunto da una espressione catalana che si usa quando, in una situazione di gruppo si fa d'improvviso silenzio, senza un motivo apparente; si dice, allora, che "è passato un angelo" ("ha passat un àngel"). Nel caso specifico, l'angelo viene rappresentato da un ballerino che non parla, però si fa capire grazie all'espressività dei movimenti del suo corpo, che vengono letti e interpretati dalla cantante principale, che fa anche da narratrice della storia. A me, nell'insieme, è sembrato un bell'esercizio di avvicinamento alla musica e alla danza contemporanea. La musica è di Mariona Vila e il testo di Guillem Clua. Ecco una piccola collezione di immagini, in molte delle quali appare Marina, circondata dai suoi compagni di classe.



Al centro della foto, proprio dietro al percussionista, ecco Marina. La troverete lì anche nelle foto successive...



Oltre a cantare, il fanciullame viene coinvolto in varie coreografie da fare sul posto, attraverso l'uso di materiali e colori visivamente interessanti, oppure con l'uso delle braccia e del corpo.





Un modo semplice ed esplicito per spiegare come si vola sulle spalle di un angelo.








L'angelo finalmente può tornare al suo regno di silenzio...



Una vista generale, francamente spettacolare, dello scenario dell'Auditori di Granollers.



Milestone, a Girona

Milestone è un progetto che incrocia musica, arte urbana, pensiero contemporaneo e gastronomia nello scenario sempre accogliente della città di Girona. http://www.milestoneproject.cat/  Per secondo anno consecutivo, il mio amico filosofo, Oriol Leira, partecipava alle giornate di riflessione, stavolta a una tavola su "globalizzazione e conflitti democratici" che condivideva con Daniel Inglada e César Rendueles.
 

 


Da sinistra a destra, César Rendueles, Daniel Inglada e Oriol Leira. (Ho dovuto ritoccare un po' l'immagine perché la luce era scarsissima...). Qui sotto, Oriol mentre risponde a le domande di una televisione locale, sul ponte di pietra di Girona, con la cattedrale sullo sfondo...


Prima, però, eravamo andati in giro per la città, accompagnati da Kai, a vedere il lavoro degli "artisti di strada" che intervenivano su pareti in disuso. Questa qui di seguito credo porti la firma di Cyop & Kaf.
Confesso che mi piace molto, nella terza foto, quel "Cupido" che con la sua freccia trafigge libri anziché cuori...




Ecco una parte del gruppetto in visita guidata, che contempla l'opera dell'artista italiano che si fa chiamare Blu, nome che in realtà designa almeno due persone che realizzano materialmente l'opera, in questo caso veramente grande, che interviene sulla parete cieca e coperta di materiale isolante (credo poliuretano, o qualche diavoleria del genere) di un edificio di sei o sette piani.



Su un livello più o meno simile è l'opera di Momo, artista americano che ha cercato di redimere un edificio di uffici, proprietà di Telefónica, dal suo grigiore surreale. Eccolo al lavoro, sulla gru.




Questo graffiti è opera di Malakkai, sulla parete di fondo di un terreno in attesa di urbanizzazione. Due giovani trafitti da una spada amorosa si dicono "t'estimo" (ti amo, in catalano) dai lati opposti di un muro che impedisce loro di incontrarsi. Presiede il dramma amoroso un piccolo uccello in piedi sul muro, che magari farà da messaggero, chissà, dei messaggi perduti.




Per finire, c'erano sparsi per la città questi interventi di un tedesco, pare molto conosciuto, di cui però non sono riuscito a registrare il nome, con delle frasi che si prestano a trasformare chiunque ci passi sotto in un personaggio di fumetti che le pronuncia: è il caso, qui, dell'artista Xavier G. Solís, qui accompagnato da Laura Martí, due componenti del gruppo insieme a cui abbiamo trascorso la serata. La frase dice, più o meno: "il matto non può impazzire!!".


Questa, invece, è una delle "massime" catalane; letteralmente, dice: "chi non piange, non ciuccia" (riferito specificamente ai neonati, e per estensione al resto).


Questa invece, come avete subito capito, dice:  "Ho pagato l'affitto?" ed è, per molti, di una attualità fulminante...


6/05/2013

Festa di primavera a Can Basuny

L'ultima domenica di maggio ho avuto la fortuna di prendere parte alla festa di primavera che Perejaume organizza ogni anno a can Basuny, la casa familiare del Montnegre da lui trasformata in atelier. In un clima di semplicità allegra, circondato da un nutrito gruppo di amici-musicisti, la maggior parte membri della banda di Sant Pol, il paese in cui vive, la festa è stata un magnifico esempio di come si possa trascorrere una giornata indimenticabile senza spese eccessive, dando fondo soltanto alla creatività collettiva e alla voglia di divertirsi. Era un approccio informale alla cultura vissuta, con un livello davvero alto di improvvisazioni sia musicali sia poetiche, senza un ordine prestabilito, senza un confine preciso tra attori e spettatori. Un'esperienza davvero bella.