11/22/2009

Una visita a Lluçà

Con questi colori e queste luci è cominciata la mia mattina di sabato, che ho trascorso a Lluçà, un piccolo centro della Catalunya profonda, in una zona rurale tra Vic e Ripoll. Sono stato invitato qui a fare un piccolo colloquio sulla decrescita, venerdì sera, in occasione della festa del paese.


Quest'immagine è, naturalmente, una somma di immagini che raccoglie una panoramica praticamente a 360º, vista dal castello e dalla collina che dà nome a la località. Pare che, fin dall'epoca romana, questo poggio era un magnifico luogo di avvistamento, in quanto non arrivava mai fin qui la nebbia che invece imperversa nelle vicinanze di Vic. Da qui il nome "Lluçà", che trae origine dal latino lux, lucis —luce.


Ecco alcuni dei paesaggi che circondano la chiesa di Santa Maria.


Santa Maria de Lluçà

Santa Maria de Lluçà è una chiesa ricca di elementi di interesse, dai resti di pitture romaniche al frontale dell'altare, dalle campane al chiostro. Ha dei bellissmi cipressi nella zona antistante.


L'interno è austero, a navata unica, tutto in pietra.


Il frontale dell'altare è la riproduzione di una pittura romanica interessantissima, che si trova, in questo caso, alla sopraintendenza di Vic.


Proprio questo stesso giorno, a Lluçà hanno fatto una dimostrazione delle diverse modalità con si possono suonare le campane. Il campanile di Lluçà ne ospita quattro, di cui quella che si vede in questa foto, in controluce, è, tra le mie foto, una delle migliori...


Il chiostro di Santa Maria

Il chiostro è un po' il gioiello di Santa Maria de Lluçà. Ha delle caratteristiche curiosissime, cominciando dalla forma asimmetrica, che tende al romboide in uno dei quattro vertici. Risale al XII secolo, ed è stato costruito in stile mudèjar, cioè secondo i canoni dell'architettura araba, così come viene esportata in territori tradizionalmente cristiani.


Da quel che ci hanno spiegato, questo capitello raffigura Gilgamesh, personaggio della mitologia persa qui rappresentato con delle lunghe alghe che si fa passare sotto le ascelle.


Bel repertorio di capitelli scolpiti. La parte esposta all'esterno si è deteriorata molto più della parte interna, più riparata.



Vista generale del chiostro, visto dal vertice asimmetrico del romboide.

"La primitiva"

La Primitiva è l'antico nome della casa che ospita attualmente un ristorante, un piccolo ostello al primo piano e una casa rurale nel sottopiano. Chi li gestisce è Kin, una argentina che vive da quasi vent'anni in Catalogna. È stata lei ad invitarmi a Lluçà per parlare di decrescita.



Gli spazi del ristorante sono bagnati da una luce speciale, che peraltro non mi sono dato il tempo di fotografare come si deve. Da cui si deduce che dovrò farlo in una prossima occasione... Kin l'ha arredato con un buon gusto spigliato e senza troppe formalità, raccogliendo mobili e oggetti da fiere d'antiquariato e altre provenienze più o meno fortuite. Un posto francamente gradevole.



Questo è il cane di stanza a "La Primitiva". Purtroppo non ne ricordo il nome, ma posso assicurare che è una bravissima persona.

"La bauma dels bous"

Poco distante da "La Primitiva", seguendo un sentiero poco visibile, si arriva ad una specie di cavità naturale, in catalano "bauma", creata dall'erosione di uno strato di pietra friabile sottostante ad un strato di pietra dura, e che veniva utilizzato come riparo per i pastori della zona (da cui il nome "la bauma dels bous", che sarebbero i buoi). Lo spazio utile è parecchio ampio, anche se forse non è facile apprezzarlo dalla foto.



Questa magnifica quercia si trova sul cammino che conduce alla bauma. È un esemplare veramente maestuoso. A sinistra, sullo sfondo, si vede il colle di Lluçà, su cui si trovano le rovine dell'omonimo castello, un tempo roccaforte e punto di avvistamento strategico, già in epoca romana (e sicuramente anche prima).

11/08/2009

In visita a Can Cuques

Can Cuques è la casa di Jaume e Montse, conosciuti l'anno scorso ad una conferenza sulla decrescita. Situata in campagna, a pochi chilometri da Manresa, è la sede operativa dell'associazione Meandre, di cui Jaume è presidente. Sono stato da loro questo fine settimana, e ho ricevuto una accoglienza magnifica.


La zona che anticamente era adibita alla lavorazione del vino è stata completamente rinnovata e ora è diventata un magnifico spazio coperto ma parzialmente aperto che permette fare attività di ogni tipo.


Gioco d'ombre. Da notare la chiocciola che sta proprio sopra una di queste spirali...


A Can Cuques non mancano i galletti. Eccone due...


Interni a Can Cuques

A Can Cuques abbiamo fatto un pranzo buonissimo con molta compagnia, ma io ho fatto solo una foto delle melagrane che abbiamo sgranato con Jaume mentre chiaccheravamo...


Mi dia una bottiglia di luce, per favore...

Alba con Montserrat sul fondo

Tre immagini scattate all'alba di domenica da Can Cuques, con Montserrat sullo sfondo.
Senza parole.



Girona, variazioni sul tema

Dal Montjuïc di Girona, le viste verso la città includono inevitabilmente la cattedrale, sant Narcís e, più in basso, sant Pere de Gallagant. Sabato mattina ho fatto alcuni tentativi per trovare il luogo e il momento più interessante per scattare una foto...





La valle di Sant Daniel

La valle di Sant Daniel è il parco extraurbano di Girona. Praticamente attaccato alla città, almeno nel suo inizio, diventa rapidamente uno spazio rurale, a pochi minuti di cammino.


Mi è piaciuto vedere questi cartelli che specificano i nomi catalani di alberi e arbusti, rispettivamente.




Questa è una scultura che troneggia alla fine di un viadotto della variante che taglia a metà la valle. Nonostante le mobilizzazioni popolari, la strada l'hanno fatta lo stesso.

Appunti vegetali

Anche gli alberi hanno i loro ripensamenti...


Ci sono momenti in cui ci si sente mancare il terreno sotto i piedi...


Una pianta di kaki in una casa ora abbandonata. Tanto belli i colori come buono il sapore...



Dalla torre di Sant Miquel

La passeggiata di sabato mattina alla valle di Sant Daniel si è conclusa alla torre di Sant Miquel, in un promontorio dal quale si gode di una vista a 360º, che ho cercato di riprodurre con i mezzi di cui disponevo.In casi come questo, è proprio vero che l'emozione non si può spiegare...


Non dimenticatevi di ingrandire questa foto, sennò non si vede proprio niente!


11/01/2009

Prime luci a Girona, nel giorno dei santi

Quando sono uscito stamattina per fare foto, le pochissime persone che ho incontrato tornavano dalla festa durata tutta la notte. Mattina di Totsants, un festa importante per la città di Girona. Volevo fare molte fotografie e invece ho lasciato la macchina inavvertitamente accesa tutta la notte e mi sono trovato, nel momento della necessità, con la batteria scarica. Ho potuto fare soltanto degli scatti più o meno di fortuna, dall'alto delle muraglie della città. Le albe, non c'è dubbio, sono sempre magiche. Peccato, come dice Benigni, che le facciano così presto...