9/23/2012

Palo Quemao

Palo Quemao (sarebbe "Quemado", ma la "d" qui non la pronunciano proprio...) è il nome di uno dei principali mercati di Bogotá. È stata anche la prima visita che ho fatto la mattina di sabato, accompagnato da Carlos, l'amico che mi ospita in questi primi giorni di permanenza nella capitale colombiana. Purtroppo mi accorgo di non avere fatto fotografie alle frutte per me del tutto sconosciute di cui è ricchissima questa terra ei cui nomi sto cercando con fatica di imparare: papaya, pitaya, mangostino, annon, zapote, lulo..., per dirne solo alcuni. Avrei scattato foto all'impazzata, ma mi accorgo di provare un po' di vergogna nel ruolo del turista-paparazzi...


Questa signora mostra l'abbigliamento tipico dei contadini delle campagne che circondano Bogotá. 


Una signora vendeva peperoncini piccanti di tutti i tipi. Senza vie di mezzo: o poco piccanti, o molto piccanti. Che erano poi la maggioranza assoluta. 



Una simpatica venditrice di frutta, da cui abbiamo comprato gli ingredienti per cucinare il pranzo.


Deep orange


La guayabana ha un gusto che assomiglia molto a la chirimoia, ma è più grande e con queste divertentissime protuberanze...


El lulo viene usato sopratutto per fare dei buonissimi succhi.


Barajas

La prima tappa del mio viaggio verso la Colombia passa per l'aeroporto di Barajas. Sono rimasto affascinato dall'architettura della T4, con un sistema modulare di forcelle gigantesche che sostengono una volta ondulata rivestita di lamelle in legno. La luce viene filtrata e distribuita in maniera pressoché perfetta, e i giochi delle forme sono molto interessanti. Per fortuna avevo un po' di tempo di attesa prima del volo, e mi sono potuto sbizzarrire nello scattare un po' di foto. Forse anche troppe...










Già diretto alla porta d'imbarco, mi sono imbattuto in una grande opera murale del grande artista equatoriano Guayasamin, di cui ho scelto questo frammento, col ritratto di alcuni grandi spagnoli (anche se, purtroppo, la luce artificiale ne ha alterato i colori). Uno stile inconfondibile e potente.


9/09/2012

A S'Apposentu

S'Apposentu, di Roberto Petza ( http://www.sapposentu.it/ ), ristorante numero 1 nella lista del Gambero Rosso in Sardegna, è diventato un punto d'attrazione straordinario per la Marmilla e per il paese di Siddi, meta ormai di una sorta di pellegrinaggio gastronomico per chi cerca una cucina di talento e di radice, basata nella bontà degli ingredienti e nel sapere di chi li trasforma.
Su alcune delle pareti di questo ristorante (che agli inizi del secolo scorso fu la residenza del fratello di mio nonno), ho il piacere e l'onore di avere appeso alcuni miei lavori, recenti e giovanili. Sperando che il tutto contribuisca al piacere dei commensali, e a completare la straordinaria esperienza sensoriale che una visita a S'Apposentu non manca mai di offrire.
Grazie Roberto, e buon appetito a voi!


Quattro lavori recenti, della serie "Notti senza" (di cui si possono trovare delle immagini da qualche altra parte in questo stesso blog).



Questi collage sono opere giovanili degli anni 80.




Infine, quattro lavori della serie "Alfabetico - tipografico", realizzati utilizzando e manipolando segni ricavati dai font che utilizzo nel mio lavoro di grafico. 


9/04/2012

Nuove "notti senza"

Qualche giorno fa, ho ripreso la serie delle "notti senza" ultimando dei lavori che avevo lasciato a metà dall'estate scorsa. Ecco quattro notti, che si aggiungono alle 11 già fatte, e che saranno, presumibilmente, le ultime, almeno in questo formato.