
A me è piaciuto molto questo esercizio di surrealismo tecnologico, che parte dalle nervature dei cavi telefonici ed elettrici che spiccano sulle pareti in pietra di questo antico palazzo, per farle fiorire all'interno della propria logica di linfa metallica: il rame e l'oro sono la materia che compone foglie e petali di questi fiori di una creatività elettrizzante...

Gli arancioni profondi di questi immensi petali carnosi che decoravano il soffitto di un edificio publico (se non ricordo male, dedicato all'informazione turistica) non sono altro che tende da trekking in montagna.

Soffioni luminosi, ottenuti applicando a delle lampadine una gran quantità di stringhe di plastica disposte a raggera. Idea semplice e vistosa, di uno studio grafico locale.

Per finire, una immagine del lungofiume, sulle cui acque hanno istallato margheritoni giganti e galleggianti, per ricordare, appunto, che siamo in "tempo di fiori"...

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